In un mondo di plastica, perché le Barbie (e non solo) non dovrebbero durare per sempre?
30 AGOSTO — Grazie al film Barbie, il mercato dei collezionisti di bambole è stato doloroso per i veri collezionisti poiché gli aspiranti speculatori di bambole cercano di vendere quella Barbie che hanno trovato sotto il letto per guadagnare velocemente.
I nuovi collezionisti hanno dovuto fare i conti con prezzi che sono raddoppiati quasi da un giorno all'altro per le bambole di solo pochi anni.
Mentre la “prima Barbie” originale è sempre stata un costoso Santo Graal per i collezionisti di Barbie, anche le riproduzioni più economiche della bambola vengono ora vendute a due o tre volte il prezzo originale, anche usate.
Non è tutto negativo, però. Ho scoperto che, da collezionista tornato al gioco, si possono ancora fare affari e ciò che mi entusiasma ora è il mondo del restauro e della personalizzazione nel mondo delle bambole.
Se frugo negli angoli di internet posso trovare Barbie originali degli anni '60 o dei primi anni '70, vendute a prezzi economici a causa di scolorimenti, abiti mancanti o pezzi rotti.
Con YouTube, Reddit e Facebook ci sono molte risorse per gli aspiranti restauratori di bambole per ridipingere le loro bambole, dare loro nuovi vestiti e arti e dare alle loro bambole una sorta di valore personale che non è lo stesso di una bambola nuova di zecca, attuale in un scatola immacolata.
Non sono solo bambole. Mi affascina vedere le persone riutilizzare mobili rotti, riparare vestiti strappati al punto da farli sembrare nuovi di zecca e prolungare la vita degli oggetti amati invece di buttarli via.
Uno dei miei gruppi preferiti su Facebook è quello dedicato alla realizzazione di oggetti per bambole e diorami partendo da oggetti di uso quotidiano.
Dagli sgabelli in miniatura realizzati con stuzzicadenti e tappi di bottiglia, all'imitazione della porcellana con carta vetrata e vernice, è una bella pausa dagli orrori del mondo vedere le persone condividere la propria creatività.
Mentre l’inflazione si fa sentire, mi chiedo se sempre più persone pensino a far durare più a lungo i propri vestiti o a trovare altre soluzioni che non implichi lo shopping online.
È un problema avere a che fare con oggetti non biodegradabili, quindi è più imperativo trovare cose migliori da fare con la plastica, oltre a bruciarla negli inceneritori o spedirla per essere scaricata sulle coste di alcuni paesi sfortunati.
Con la scoperta che ora siamo tutti composti di plastica in qualche modo, grazie alla costante esposizione alle microplastiche, è necessario fare di più per capire non solo come possiamo riutilizzarla, ma come conviverci.
Sono state trovate microplastiche nel nostro sangue e cresce la preoccupazione per i loro effetti sulla nostra salute e su come possiamo porre rimedio ai possibili effetti collaterali.
Cercare di limitare la nostra esposizione alla plastica sembra quasi impossibile visto il modo in cui è presente ovunque, dagli imballaggi agli elettrodomestici, quindi è necessario che avvenga un cambiamento epocale.
Dobbiamo utilizzare meglio la plastica di cui disponiamo, esortando le aziende a smettere di affogare il mondo nella plastica, tranne dove è necessaria (come nelle cannucce di plastica).
Mi piacerebbe davvero vivere una vita fantastica di plastica, senza preoccuparmi che le mie bambole un giorno saranno letteralmente la mia morte.